Kultazione 

La poesia Il libro La voce 

 E-mail: macaboreditore@libero.it

Marco Vitale

Foto di Vitale di Ignani
Foto di Dino Ignani   

Marco Vitale (Napoli 1958) vive a Milano dove al lavoro di bibliotecario unisce la traduzione letteraria e le collaborazioni editoriali.

La sua opera poetica è raccolta nel volume Gli anni (Nino Aragno Editore 2018) e comprende i seguenti libri: Monte Cavo, Edizione del Giano 1993, L’invocazione del cammello, Amadeus 1998, Il sonno del maggiore, Il Bulino 2003 (poi in Bona Vox, Jaca Book 2010), Canone semplice, Jaca Book 2007, Diversorium, Il Labirinto 2016.

Ha pubblicato la monografia Parigi nell’occhio di Maigret, Unicopli 2000 (nuova edizione 2013) e cura, per la stessa casa editrice, la collana “Le città letterarie”. Un suo racconto, intitolato Port'Alba, è uscito a Mendrisio nel 2011 per i tipi di Josef Weiss.

Tra le sue traduzioni le Lettere portoghesi, Bur 1995, Gaspard de la Nuit di Aloysius Bertrand, Bur 2001, Stanze della notte e del desiderio di Jean-Yves Masson, Jaca Book 2008, Miseria della Cabilia di Albert Camus, Nino Aragno Editore 2011.

Collabora a “L'indice dei libri del mese”, a “Poesia” e al sito “Insula Europea”.

Laure Gauthier

FOTO LAURE 2Laure Gauthier vive a Parigi. Insegna letteratura tedesca e cinematografia all’Università di Reims. L’autrice francese non pone limiti al linguaggio e tenta spesso di strapparlo dalla sua geografia: nella sua opera prima marie weiss rot / marie blanc rouge (Delatour-France, 2013), scritta in tedesco prima di essere ritradotta in francese grazie alla collaborazione tra Laurent Cassagnau e l’autrice stessa, il soffocamento che minaccia la voce di maria dà origine ad un “linguaggio valanga”, tra le lingue, senza territorio.La violenza contro la lingua minaccia l’integrità del testo poetico ed influenza la sua forma : inserimento di didascalie ed elementi drammatici in marie blanc rouge o notizie di cronaca riadattate per invadere il racconto in La cité dolente (Châtelet-Voltaire, 2015). L’autrice conferisce uno spazio particolare all’enunciazione, allo status di voce poetica: tre voci contro una in marie weiss rot, le voci di François Villon e dei suoi « altri » in «je neige » (tra le parole di villon) (Lanskine, 2018, o ancora una voce circolare che “salta” oltre il margine e si dispiega al di là delle pagine in Le terme des lamentations (inedito).

Il lavoro poetico sulla voce prosegue attraverso una collaborazione con compositori/compositrici volta a ricercare nuove architetture poetiche, sceniche e musicali: « Nun hab’ ich nichts mehr » (creato su richiesta del Teatro Regio di Parma il 13.10.2016) è una pièce per soprano di coloratura, ensemble e elettronica composta da Fabien Lévy; mentre « Back into Nothingness » è un monodramma essenzialmente parlato per attrice-soprano, coro ed elettronico, composto da Nuria Gimenez-Comas (produzione Grame cncm et Spirito, coproduzione tra Ircam, Festival Archipel- Genève e Théatre National Populaire (TNP) di Lione) che sarà messo in scena presso il TNP il 16 ed il 17 marzo 2018.

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